Malocclusioni dentali
Si parla di malocclusione dentale quando il rapporto tra l’arcata superiore e quella inferiore non è corretto. Questa situazione, oltre a creare un disagio estetico, può provocare problemi alla masticazione, alla fonazione e di usura dentale eccessiva.
Tipologie di malocclusione dentale
L’occlusione fisiologica viene chiamata in gergo odontoiatrico di prima classe.
Le due principali malocclusioni invece vengono definite come di seconda classe, quando i denti sopra sono più avanti di quelli sotto, e di terza classe, quando i denti sotto sono più avanti di quelli sopra.
Questo rapporto errato può essere dovuto a un problema delle ossa del cranio del paziente, quindi parliamo di malocclusione scheletrica, o dei denti, quindi si parla di malocclusione dentale.
Esistono poi tutta una serie di altre anomalie dell’occlusione come morsi aperti, morsi profondi, morsi incrociati che portano comunque a problemi estetici funzionali che devono essere affrontate dallo specialista in ortodonzia.
Come si cura la malocclusione?
Il primo step è fare un’accurata diagnosi del tipo di malocclusione che il paziente presenta. Per fare questo è necessario sottoporsi ad un’accurata visita ortodontica in cui vengono effettuate le foto studio del caso, le impronte e le radiografie delle arcate.
A questo punto lo specialista ha tutte le informazioni per studiare il caso e trovare il miglior modo per correggere la malocclusione tramite l’utilizzo di apparecchi.
In alcuni casi, come quando la malocclusione è scheletrica, il solo trattamento con apparecchi può non essere sufficiente per avere un risultato soddisfacente e si deve ricorrere alla chirurgia maxillofacciale per spostare le basi ossee dove sono inseriti i denti.
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